Tipologia
Tesi sperimentale
Argomento
Studio della interazione tra ossidosqualene ciclasi e sterolo-3-cheto reduttasi
Disponibile dal
27/07/2009
Presso
Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco
Altre informazioni

L’argomento si presta allo svolgimento di più di una tesi sperimentale
BACKGROUND
Gli enzimi ossidosqualene ciclasi e sterolo-3-chetoreduttasi hanno, nel lievito Saccharomyces cerevisiae, un rapporto di “assistenza” a senso unico: il primo è attivo solo in presenza del secondo, mentre non vale il contrario. L’interazione tra i due enzimi, la prima identificata tra enzimi della biosintesi degli steroli, è stata scoperta dal nostro gruppo di ricerca in collaborazione con il Prof. Martin Bard della Indiana University, presso il quale la dr. Silvia Taramino (post-doc del nostro gruppo) ha svolto parte del dottorato di ricerca. Recentemente, utilizzando una linea cellulare murina (NS0) caratterizzata dalla mancata espressione del gene per la sterolo-3-chetoreduttasi, abbiamo scoperto che in cellule di mammifero la ossidosqualene ciclasi non richiede l’assistenza della reduttasi. Abbiamo quindi programmato di estendere ad altri organismi l’indagine sull’interazione tra le due proteine. L’interesse per questa interazione è duplice, speculativo (di base) e applicativo. Siamo infatti interessati a determinare a che punto del processo evolutivo della biosintesi degli steroli è venuta meno la capacità protettiva della reduttasi nei confronti della ciclasi, ma siamo altresì interessati a completare la caratterizzazione di un enzima che, nell’uomo, fa parte di un gruppo di enzimi associati a gravi patologie ereditarie (disordini del metabolismo del colesterolo).

FASE A – Studio della capacità protettiva di 3-chetoreduttasi diverse espresse in lievito nei confronti della ossidosqualene ciclasi di lievito
In questa fase del progetto verranno costruiti ceppi di lievito esprimenti le sterolo-3-chetoreduttasi (Erg27p) di Botrytis cinerea, Schizosaccharomyces pombe, Arabidopsis thaliana, Mus musculus e Homo sapiens.
Scopo di questa fase è valutare se la ossidosqualene ciclase di questi ceppi esprimenti 3-chetoreduttasi non di lievito è attiva, e identificare quindi quale reduttasi manifesta capacità protettive sulla ciclasi di lievito.

ARTICOLAZIONE DELLA FASE A PROGETTO
-Estrazione del DNA genomico da cellule di Botrytis cinerea, Schizosaccharomyces pombe, Arabidopsis thaliana.
-Costruzione di lieviti ricombinanti esprimenti le sterolo-3-chetoreduttasi (Erg27p) di Botrytis cinerea, Schizosaccharomyces pombe, Arabidopsis thaliana. Quelli esprimenti gli enzimi di S. cerevisiae, Mus musculus (topo) e Homo sapiens sono già disponibili.
-Determinazione della capacità di complementazione dei geni ERG27 di organismi diversi espressi in lievito attraverso Spot Plates.
-Valutazione dell’integrità della via biosintetica degli steroli attraverso incubazioni di colture cellulari con acetato radioattivo e analisi Radio-TLC dell’estratto insaponificabile.
-Preparazione di omogenati cellulari da colture cellulari di lieviti ricombinanti.
-Incubazione degli omogenati cellulari con squalene epossido radioattivo e determinazione dell’attività ossidosqualene ciclasica.

FASE B – Studio della funzionalità della ossidosqualene ciclasi in organismi ricombinanti privi del gene per la sterolo-3-cheto reduttasi
In questa fase del progetto si costruiranno linee cellulari di Botrytis cinerea, Schizosaccharomyces pombe e Arabidopsis thaliana prive del gene per la sterolo-3-chetoreduttasi.
Scopo del progetto è determinare l’effetto dell’assenza della 3-chetoreduttasi sulla funzionalità della ossidosqualene ciclasi in organismi diversi dal lievito.

ARTICOLAZIONE DELLA FASE B DEL PROGETTO
-Costruzione di linee cellulari di Botrytis cinerea, Schizosaccharomyces pombe e Arabidopsis thaliana prive del gene per la sterolo-3-chetoreduttasi.
-Valutazione dell’integrità della via biosintetica degli steroli attraverso incubazioni di colture cellulari con acetato radioattivo e analisi Radio-TLC dell’estratto insaponificabile.
-Incubazione degli omogenati cellulari con squalene epossido radioattivo e determinazione dell’attività ossidosqualene ciclasica.

TECNICHE SPERIMENTALI
-Tecniche di biologia molecolare (PCR, digestione con enzimi di restrizione, estrazione DNA plasmidico, tecniche di clonazione, elettroforesi DNA, trasformazione di cellule di E. coli e S. cerevisiae con DNA plasmidico)
-Colture cellulari
-Omogeneizzazione e frazionamento subcellulare
-Test di complementazione (Spot plates)
-Determinazione di attività enzimatiche con traccianti radioattivi
-Cromatografia su strato sottile
-Tecniche di manipolazione di molecole marcate
-Tecniche di conteggio della radioattività (radioscansione e scintillazione liquida).


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0116707698
Ultimo aggiornamento: 27/07/2009 12:14
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